«Carissimi genitori, il vostro parroco e i/le catechisti/e della vostra parrocchia vi comunicheranno che nelle nostre diocesi di Civitavecchia-Tarquinia e di Porto-Santa Rufina abbiamo deciso – sacerdoti e catechisti insieme – che dal prossimo anno il “catechismo” che riguarda i vostri ragazzi viva un cambiamento profondo». Inizia così la lettera del vescovo Gianrico Ruzza rivolta alle famiglie per comunicare i nuovi percorsi educativi per l’iniziazione alla vita cristiana.
Un’iniziativa maturata a lungo dai due uffici catechistici, diretti da suor Rosangela Siboldi per Porto e padre Stefano Lacirignola per Civitavecchia. «La scelta – spiega il pastore – è dettata dalla necessità di essere più vicini ai nostri bambini/ragazzi e di incontrare nel profondo i loro bisogni, le loro domande; ma anche di aiutarli a reagire alle tante sollecitazioni (non tutte positive) che ricevono dal mondo esterno, così come di poter rispondere alle inevitabili inquietudini che portano nel cuore». Rispondere dunque ai segni dei tempi, prendendosi cura nella formazione integrale dei piccoli e dei loro genitori ai quali il pastore chiede «di accogliere la novità che proponiamo con fiducia e con serenità: l’itinerario che abbiamo pensato è immaginato come un cammino gioioso e positivo».
Il percorso si articola in quattro fasi. Nella prima, che va dalla preparazione al Battesimo ai 6 anni, si propone un cammino di crescita nella fede per ducare cristianamente i figli nei primi anni di vita. La seconda, dai 6 agli 8 anni, è dedicata alla prima evangelizzazione attraverso l’ascolto della Parola di Dio. Nella terza, dagli 8 agli 11 anni, i ragazzi imparano a vivere la bellezza della comunità e celebrano i sacramenti. Infine, nell’ultima fase ai ragazzi vengono proposti incontri per faovorire lo sviluppo dei propri talenti e le scelte di servizio agli altri.
«Sono fermamente convinto che questo itinerario sarà un vero aiuto nella crescita dei vostri figli» conclude il vescovo: «Vorrei che l’esperienza della catechesi, che deve poter iniziare da quando i bambini sono piccolissimi, sia veramente bella ed affascinante: che rappresenti, perciò, l’incontro vivo e luminoso con la persona viva di Gesù, il nostro Salvatore. Collaborare con il nuovo progetto che prenderà avvio già in settembre è essenziale per assicurare un futuro di maturazione e di serenità per i ragazzi che il Signore ha donato a voi ed affida anche alle nostre comunità parrocchiali».