Piccola storia di ‘Lorium’, l'attuale Castel di Guido
Forse, ma non è detto, ai cinefili più “acculturati”, anche rispetto alla normale vita e morte dei vari registi ed attori, risulterà che al piccolo cimitero di Castel di Guido è sepolto quel bravissimo regista che risponde al nome di Pietro Germi e poi null’altro; questo quasi come a tutto il resto delle persone rispetto al suddetto luogo, posto sul lato destro venendo da Roma, molto vicino all’incrocio che, dalla parte opposta della via Aurelia, reca poi al mare alla nota località balneare di Fregene.
Molto pochi invece sanno che nei pressi dell’odierna Castel di Guido la quale, attualmente fa parte addirittura del XII municipio di Roma Capitale, c’è Lorium un luogo situato proprio a ridosso della suddetta strada consolare. La località, molto antica, era anche citata nella Tabula Peutingeriana come prima stazione di posta sulla Via Aurelia al XII miglio da Roma.
Lorium, per la storia antico romana e non solo, non è un luogo da poco in quanto, fra l’altro, ivi dimorarono tre fra i più grandi, colti ed illuminati imperatori antico romani, tutti legati al periodo più aureo ed espansivo dell’Aeterna Urbs (vds. Tibullo) i cui nomi sono quelli di Antonino Pio (che ivi si fece costruire anche una villa ove morì nel marzo del 161 p.C.n.), Adriano e Marco Aurelio, insomma un trittico di nomi che rappresenta una parte, estremamente importante, del gotha dei migliori, in assoluto, imperatori della Roma antica, questo tanto per accennare all’innegabile importanza di Lorium, il quale si trova a soli 17 km dal Campidoglio.
Va anche detto che tutte le strade create al tempo della antica Roma erano fatte partire, per la loro misurazione, dal Foro Romano esattamente nei pressi del Tempio di Saturno ove Cesare Augusto, nell’anno 20 a.C.n., aveva fatto erigere una colonna in marmo rivestita di bronzo dorato che rappresentava il chilometro zero di esse, quello che era nomato come il Miliario aureo.
Durante gli scavi archeologici condotti nel 1823/1824 a Lorium furono rinvenute tracce molto rilevanti di un borgo di epoca romana addirittura risalenti alla seconda metà del I secolo a.C., resti non trascurabili di una fase ricca di costruzioni e, come se ciò non bastasse, furono anche ritrovate, ai lati della via principale, un notevole numero di tombe. Ciò tanto per ricordare quanto Lorium, già ben prima dei tre suddetti importantissimi imperatori, che le dettero grande lustro e fama, era considerato una località di prim’ordine posta sulla antica Via Aurelia subito alle porte di Roma, basti dire che sulle piccole colline circostanti vi sono molte tracce di ville romane suburbane residenziali.
Anche la recente storia di non lontane ricerche archeologiche sta a confermare quanto Lorium fosse un luogo estremamente ambito dagli antico romani infatti gli scavi della Soprintendenza Archeologica di Roma effettuati, nel 2006, presso la villa dell’Olivella (tutto ciò dopo iniziali scavi clandestini di tombaroli scoperti dalla Guardia di Finanza nel 2005) hanno riportato in luce un impianto termale con pavimenti a mosaico pertinente ad una grande villa residenziale del II/III secolo p.C.n. Altri due nuclei residenziali erano già stati individuati nei pressi del “monte” delle Colonnacce (la “villa delle Colonnacce”, purtroppo, era già stata depredata dai tombaroli negli anni settanta del secolo scorso), e del “monte” Aurelio.
Fra l’altro Lorium fu anche sede di un'antica diocesi, poi unita a Santa Rufina, a sua volta unificata poi sotto papa Callisto II nel 1120 con la diocesi di Porto nell’attuale sede suburbicaria di Porto-Santa Rufina. Insomma Lorium, scelta, a suo tempo, addirittura come dimora da Antonino Pio, Adriano e Marco Aurelio, alcuni secoli dopo l’avvento di tre fra i massimi, migliori e più colti imperatori antico romani, risultò essere anche un luogo, affatto trascurabile, dell’evoluzione e del consolidamento del cattolicesimo non solo locale.
Ed a proposito di religione cattolica va pure detto che a Lorium, fra la zona della Bottaccia e Castel di Guido, vi è la tomba del martire cristiano San Basilide, il quale era nato ad Alessandria d’Egitto e fu perseguitato ed ucciso, tramite decapitazione, nel 202 p.C.n. mentre regnava l’imperatore Settimio Severo. Basilide di Alessandria, il quale, fra l’altro era pure stato un soldato romano, è, attualmente, come San Basilide, il Patrono della Polizia Penitenziaria.
Comunque va ricordato che Lorium è chiamata “l’Oasi degli Imperatori” e, visto chi vi aveva risieduto, ci sembra proprio che tale soprannome sia stato, in proposito, particolarmente giusto e ben centrato.
Arnaldo Gioacchini
membro del Comitato Tecnico Scientifico dell’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale UNESCO
FONTE: "La Voce", 05/02/2024