I ragazzi di Cerveteri e Ladispoli sulla papamobile

Ic don Milani e Ic Melone all'udienza in piazza San Pietro

Il 15 marzo è stato un giorno memorabile per i ragazzi dell’I.C. “Don Milani” di Cerveteri e dell'I.C. "Corrado Melone" di Ladispoli: hanno incontrato papa Francesco nell'udienza del mercoledì. L'iniziativa proposta da chi scrive, docente di religione presso il don Milani, ed accolta da Stefania Pascucci della Melone è stata resa possibile grazie al dirigente scolastico dei due istituti Riccardo Agresti con la collaborazione di tutto il personale scolastico compresi i familiari degli alunni, che hanno sostenuto con passione ed attiva partecipazione l'iniziativa.

Sveglia all’alba, per essere tra i primi a varcare la soglia di un'aula d’eccezione: Piazza San Pietro. La tramontana cede il passo ai raggi d'un sole splendente. Si preannuncia una giornata perfetta. Tutti i bambini indossano con orgoglio le loro belle t-shirt bianche con su scritto “Il mondo conta su di me!”.

Hanno sentito parlare spesso di papa Francesco e oggi lo vedranno; sperano di avvicinarlo, di scattargli una foto, di strappargli una carezza, un sorriso. Sono seduti, carichi di meraviglia: c’è chi scherza, chi mangia, chi è impaziente, chi schiaccia un pisolino appoggiato alla mamma… e intanto aspettano. Poi un gendarme vaticano si avvicina e ci dice “Sua Santità è felice di ricevere i bambini!”

I bambini seguono il poliziotto e spariscono. Poco dopo, tra gli applausi del pubblico e il suono della banda, papa Francesco esce a bordo della jeep bianca, con una mano tiene il telefono, con l'altra accarezza teneramente la fronte di Flavia, con lui gli alunni della scuola elementare di Borgo San Martino. Salutano, ridono, si sbracciano, chiacchierano con il Papa, sono felici. C'è grande euforia, i compagni da dietro le transenne intonano "Supereroi" di Mr Rain, la canzone che gli ha insegnato la maestra Stafania.

Quello che più mi colpisce è vedere il Papa che continua a seguirli con lo sguardo tenero, mentre loro mi corrono incontro, quasi volesse correre con loro. Che scuola divertente, la scuola di Papa Francesco! In piazza si sente la forza dello Spirito portata dal vento e dalle parole del grande Maestro. Parole che ci predispongono a moltiplicare i gesti d’amore. Al termine della lezione cantiamo il Padre Nostro in latino per poi ricevere la benedizione del Pontefice. Foto di gruppo e rientro a casa con il cuore pieno di gioia e di serenità.

Grazie Papa Francesco, ti sentiamo vicino nell’affetto e nell’amore. Non dimenticheremo i tuoi insegnamenti, ci hai chiamato a compiere una grande missione, ti sei fidato di noi e non ti deluderemo. Saremo vicini e al servizio degli altri perché il mondo conta su di noi!

 

Zena Zucchelli, insegnante di religione

 

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