Marina di Cerveteri, verso il campo estivo

I ragazzi di San Francesco a Bassano Romano dal 29 agosto al 4 settembre

Si parte. Dopo due anni di attesa e forzato isolamento, la Parrocchia di Marina di Cerveteri San Francesco d’Assisi, ha riproposto (in gran fretta) un campo estivo, “Relation Ship”, il fantasioso titolo, aperto a bambini e adolescenti, nati tra il 2008 e 2014: attività che era stata sospesa a causa dell’emergenza sanitaria.

Soprattutto i giovani ma anche molti adulti hanno così deciso di mettersi nuovamente in gioco per offrire ai partecipanti la possibilità di ritrovarsi ancora in seno a una comunità attenta e partecipe per un autentico cammino di fede e crescita spirituale. La scelta (dopo lunghi e inefficaci sopralluoghi) è caduta in una zona non molto lontana, a Bassano Romano, in provincia di Viterbo, dove ragazzi e adulti soggiorneranno presso il Monastero San Vincenzo M. dei Monaci Benedettini Silvestrini, immerso in un’oasi di pace e verde, da lunedì 29 agosto a domenica 4 settembre, giorno in cui è prevista la chiusura in presenza del Vescovo Gianrico Ruzza, che officerà la Messa delle ore 19.

Corpose le tematiche trattate e molto elaborate; i giochi però faranno da contraltare anche ai momenti di riflessione che insieme con le preghiere, (meticolosamente preparate dai bravi volontari) aiuteranno i ragazzi a districarsi nella non sempre facile educazione personale e interiore. Basate su un ipotetico viaggio in un’ancora più ipotetica crociera ecco le principali che saranno dipanate per tutta la settimana: disponibilità, ascolto, socialità, empatia, accoglienza, scambio; azione, cura, dedizione, quotidianità, impegno, costruire, presenza; dare e avere, servizio, tempo, crescita, confronto, costruire, presenza. Ce n’è a sufficienza!  E di che far girare la testa!

Ma i giovani non si sono lasciati scoraggiare e benché il tempo a disposizione non fosse molto, hanno rilanciato con gran forza questa importante occasione per stare insieme e creare unione. Tanto più che quest’anno si è aggiunto un elemento di novità: nessun ruolo prestabilito ma in una dinamica di leggerezza e scambi di parti, gli animatori potranno dare prova di bravura ai fornelli e chi è responsabile dei pasti potrà rivestire i panni di educatore. Insomma, ne vedremo delle belle! Tutto questo sotto la “supervisione” e l’energica guida del parroco don Domenico Giannandrea, soddisfatto di poter riannodare i fili di un ritrovato spessore e consapevole compartecipazione. 

Danila Tozzi

 

 

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