Anniversari

Tutti nel 2022. Tutti a La Storta.

 

Cinquanta. Era il 1972 e lasciava questa terra per entrare nella vita eterna il Cardinale Eugenio Tisserant, francese trapiantato a Roma, studioso prestato alla vita pastorale. È considerato, a buon diritto, ri-fondatore della nostra Diocesi, che ha amato e per la quale si è generosamente speso. La Chiesa Cattedrale a La Storta esiste perché Tisserant l’ha costruita grazie agli aiuti di tanti benefattori. Nei vent’anni di ministero ha girato il vasto territorio diocesano, quando non c’erano certo i mezzi e le comodità di oggi. Vicino ai suoi sacerdoti, che aiutava in ogni modo, Tisserant ha il merito di aver intuito che si avviava una nuova fase della storia e ha posto le basi del periodo moderno.

Trenta. Era il 1992 e veniva solennemente inaugurata la nuova Curia Vescovile a La Storta. Un momento storico. Costruita dal Vescovo Diego Bona, la Curia dava alla Diocesi il centro che mancava. Fino ad allora, gli uffici si trovavano vicino alla Basilica di San Paolo e prima ancora in Via della Dataria, ma erano i tempi in cui il Vescovo non risiedeva in Diocesi anche perchè mancava una episcopalis civitas. Al contrario, nel 1986 Mons. Bona - “Don Diego” voleva essere chiamato - volle da subito abitare a La Storta e cominciò ad adoperarsi per costruire la Curia che ci mancava, dovendo, come un padre, dare una casa alla famiglia diocesana che cresceva sempre più.

Venti. Era il 2002 quando veniva eletto Vescovo di Porto - Santa Rufina il vicario generale di Spoleto – Norcia, Mons. Gino Reali, dopo la partenza di Mons. Buoncristiani per Siena. “Don Gino”, arrivando a La Storta un pò come Sant’Ignazio, non immaginava cosa lo attendeva a Roma. È ancora presto per un bilancio, ma è un fatto che il suo episcopato si colloca tra i più lunghi della storia della Diocesi, tra i più impegnati e anche sofferti.

Cento. Era il 1922 e a Poitiers nasceva Charles Bessonnet. È “Don Carlo”, lo storico amatissimo Parroco della nostra Chiesa Cattedrale e Vicario Generale di Mons. Bona. Venuto a La Storta al seguito di Tisserant, ha conservato la parlata francese ma per il resto è diventato un romano come tutti noi. Arduo, per chi non l’ha conosciuto, descrivere la mite nobiltà d’animo e l’elegante bontà di questo degno sacerdote. Tutti a La Storta lo ricordiamo con un affetto, davvero, più che meritato. Compirà cent'anni il prossimo 29 aprile per cui, sin da ora, tanti auguri Don Carlo!

Trenta. Era il 1992 e San Giovanni Paolo II promulgava il Catechismo della Chiesa Cattolica. C’entra con i nostri anniversari? Sì, perchè la commissione, presieduta dal Cardinale Ratzinger, che procedeva all’esame delle ultime bozze del Catechismo si era riunita proprio qui a La Storta, presso il nostro Centro Pastorale, allora Casa Generalizia delle Suore Francescane di Dillingen. Scelsero La Storta perchè Ratzinger, prefetto del Sant’Uffizio, trascorreva il fine settimana presso le Suore di Dillingen, bavaresi come lui, per sentirsi un pò a casa, per poi tornare ad occuparsi dei problemi della Chiesa.

Cinquanta, trenta, venti, cento … tutti nel 2022. E tutti a La Storta. E' giusto ricordarli perché, come è scritto nella Evangelii Gaudium, “il tempo è superiore allo spazio”. E allora, visto che questa Diocesi di tempo ne ha tanto, almeno quanto la vicina e più gloriosa prima Sedes, è importante ricordare coloro che, prima di noi e meglio di noi, hanno scritto le pagine della storia di questa Chiesa con l’inchiostro della loro vita.

d. roberto leoni

 

 

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