Emporio solidale inaugurato a Fregene

Una speranza per i più fragili

Un emporio solidale a Fregene, il primo aperto nella diocesi di Porto-Santa Rufina. Merito della Caritas parrocchiale di questa zona del comune di Fiumicino. Lo ha benedetto martedì scorso il vescovo Gianrico Ruzza tra le mille braccia che operano per sostenere i più fragili. Braccia come quelle di Lorenza Lapis e Cosetta Schiavetti sempre aperte ad accogliere le difficoltà delle famiglie. La prima è responsabile della Caritas parrocchiale, la seconda coordina il centro di ascolto, sotto la guida del parroco don Antonio Piro. Amiche da una vita e solidali nel testimoniare il volto più bello della Chiesa, la carità. Con gli altri volontari su un’intuizione di Umberto Scotti hanno pensato, progettato e realizzato questa opera segno per il territorio, grazie anche alla collaborazione di Francesca Levroni, operatrice di Caritas italiana della parrocchia di Fregene. L’emporio sostituisce il sistema della consegna dei pacchi. Le persone seguite dalla Caritas hanno a disposizione una scheda con un quantitativo di punti corrispondente a un valore di spesa che possono fare scegliendo tra i prodotti disponibili a cui è attribuito un determinato punteggio.

«È un passo avanti per rispondere alle esigenze effettive delle famiglie che possono scegliere ciò di cui hanno bisogno, evitando eventuali sprechi » spiegano Lorenza e Cosetta, inoltre «con questo sistema di distribuzione le persone imparano a gestire le loro risorse». Ad oggi sono circa 45 i nuclei familiari assistititi, durante i mesi invernali il numero era salito a 60, quasi il triplo di quelli sostenuti prima del lockdown. Gli spazi sono stati messi a disposizione dal comune di Fiumicino, presente all’inaugurazione con il vicesindaco Ezio Di Genesio Pagliuca. L’amministratore ha evidenziato l’importanza per il territorio di questo «“supermercato sociale”, dedicato alle famiglie che vivono uno stato di disagio economico forte».

La cerimonia semplice e veloce ha messo al centro la parola di Dio: la sorgente a cui la Caritas attinge per rispondere con la sua testimonianza al Vangelo di Gesù. Di questa parola, la pagina del Deuteronomio, letta dalla direttrice Caritas Serena Campitiello, dice che «è molto vicina a te, è nella tua bocca e nel tuo cuore, perché tu la metta in pratica». Il brano dell’Antico testamento, ha commentato il vescovo, dice che «Dio ha un comandamento solo, l’amore, che è presente nel cuore di tutti», questo ci spinge ad essere solidali con tutti assicurando l’autonomia delle persone. L’emporio solidale, ha aggiunto, è «un luogo dove si promuove la dignità delle persone, siano esse credenti e non credenti, perché siamo tutti uguali davanti alla paura e alla sofferenza».

Se da un lato l’attivazione dell’emporio risponde a esigenze territoriali, dall’altro mostra un buona pratica da avviare negli altri territori diocesani, ha commentato a margine dell’evento Campitiello: «Voglio sottolineare che è il primo emporio aperto nella nostra diocesi, inoltre è un servizio organizzato a livello parrocchiale e territoriale, a differenza di altri seguiti dalla Caritas diocesana. La risposta degli operosi volontari Caritas di Fregene ai bisogni di questa zona del comune di Fiumicino mostra l’impegno diretto e concreto delle parrocchie per promuovere la dignità e l’autonomia delle persone».

Simone Ciampanella

foto Lentini

 

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