Quelle «vite in transito» da accompagnare

Continua la collaborazione tra Adr e Caritas all’aeroporto di Fiumicino per promuovere la dignità dei senza fissa dimora

Dal 2016 al 2021 sono state 37 le persone ospitate nella Casa Santa Maria degli Angeli che hanno potuto fare rientro nei loro paesi grazie a “Vite in transito”. Nel progetto destinato ai senza fissa dimora dell’aeroporto Leonardo Da Vinci di Fiumicino collaborano Aeroporti di Roma (Adr) e Caritas Porto-Santa Rufina con il sostegno dei fondi 8xmille della Chiesa Cattolica.

La scorsa settimana scorso in video conferenza gli enti coinvolti hanno fatto una riflessione sull’iniziativa e su alcuni dei risultati raggiunti. Hanno partecipato tra gli altri Ivan Bassato di Adr, Patrizia Terlizzi di Enac, il parroco dell’aeroporto don Giovanni Soccorsi assieme ad altri rappresentanti di alcune compagnie aeree e delle forze dell’ordine. L’idea è nata oltre cinque an- ni fa dal desiderio di dare una risposta alla situazione dei senza fissa dimora che vivono nell’aerostazione. Una risposta però che mettesse al centro le persone.

L’accordo seguito tra Adr e Caritas consente agli homeless di ricevere supporto nell’ambito di un progetto di affiancamento per il reinserimento nella società, recuperando la dignità della propria esistenza, migliorandone le condizioni di vita e favorendo, quando possibile, il ripristino delle relazioni familiari e sociali.

Un gruppo di sei volontari della Caritas diocesana si impegna a incontrare le persone che trovano riparo nell’aerostazione. Attraverso l’ascolto, a cui sono stati formati, costruiscono relazioni con loro per avviare un percorso di accompagnamento.

A margine dell’evento don Soccorsi ha sottolineato come «la condivisione di competenze e passione renda questo progetto un esempio di collaborazione vincente soprattutto nel periodo della Pandemia» e ha aggiunto: «Questo servizio di carità fa parte dalla mia missione sacerdotale che è segnato anche dall’impegno a portare il Vangelo in un contesto laico così strutturato come l’aeroporto ».

Simone Ciampanella

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