Domenica della Parola a Marina di Cerveteri

La Parrocchia San Francesco d’Assisi ha organizzato la celebrazione diocesana proponendo il libro di Giobbe

La nostra Comunità Parrocchiale San Francesco d’Assisi di Marina di Cerveteri è stata scelta dal Vescovo, Mons. Gino Reali, come sede dell’appuntamento diocesano già fissato sulla giornata biblica, domenica 24 gennaio alle ore 15,30. Quest’anno l’ospite è stato il libro di Giobbe, “Uomo perseverante, capace di andare aldilà della sua sofferenza”. Ma quanti di noi sarebbero capaci di sopportare un carico così tremendo di rovine che si abbattono improvvisamente sulla vita, fino a quel momento “perfetta” lasciandolo solo e infinitamente straziato? Era ricchissimo, con una bellissima famiglia, servito e rispettato: insomma non gli mancava nulla per essere felice. “Quest’uomo era il più grande fra tutti i figli d’oriente” (dal libro di Giobbe) … Eppure. Tutti i valori su cui si era costruita la sua solidissima (almeno apparentemente) esistenza viene messa in discussione: vengono completamente sterminati tutti suoi familiari (sette figli e tre figlie), abbattuto il bestiame (settemila pecore e tremila cammelli, cinquecento paia di buoi e cinquecento asine): una tragedia colossale alla quale Giobbe però risponde “Il Signore ha dato, il Signore ha tolto, sia benedetto il nome del Signore!”. Esperienze durissime cui viene sottoposto il patriarca che rappresenta l'immagine del giusto la cui fede è messa alla prova da parte di Dio. E perciò infatti verrà, poi, ampiamente ricompensato. Alcuni giovani parrocchiani che hanno meditato il libro di Giobbe si sono presentati sull’altare volendo condividere con i presenti (e con chi ha seguito la diretta streaming) i dubbi e le riflessioni che tale approfondimento aveva suscitato in ognuno di loro. Nelle letture proposte domenica pomeriggio, dunque, anche attraverso una serie di discorsi (Zofar, Elifaz, Bildad) si è dipanata la storia di Giobbe e della nostra vita, perennemente oscillante tra bontà e malvagità, adesione incondizionata e incredulità, sospesi tra umano e divino. 

Danila Tozzi (28/01/2021)

 

 

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