Una comunità eucaristica

Festa patronale alla Massimina

La Parrocchia della Massimina celebra nella Domenica 23 giugno p.v.,  SS.mo Corpo e Sangue di Cristo, la sua Festa Patronale che coincide anche con la conclusione dell’anno pastorale 2018-19. L’anno catechistico, invece, si è concluso già con la S. Messa prefestiva del 1° giugno, anche memoria liturgica di Sant’Annibale M. Di Francia Fondatore dei Rogazionisti che da tre anni sono alla Massimina. Dopo la Celebrazione Eucaristica,  animata dai ragazzi, è seguita una Festa all’aperto nel cortile parrocchiale, anche con la partecipazione dei genitori e molti familiari dei ragazzi. Intanto continua l’oratorio estivo del Camposcuola  per una settantina di ragazzi dal 10 al 21 giugno, in collaborazione con il Coni Regione Lazio. Il titolare della nostra Parrocchia Corpus Domini non è, quindi, un Santo ma è “un Mistero della vita del Signore”. Questo titolo è stato suggerito e voluto proprio da Papa Montini, oggi S. Paolo VI, nel 1968 all’allora Card. Eugenio Tisserant che aveva comprato il terreno per la costruzione della nuova Chiesa, realizzata dal parroco emerito Don Albino Casati, eretta a Parrocchia il 1° marzo 1979.

Il Corpus Domini è sicuramente una delle Solennità più sentite a livello popolare, vuoi per il significato che richiama la presenza reale di Cristo nella Eucaristia, vuoi per lo stile della celebrazione. Fu così che nel 1264 il Papa Urbano IV convocò un Concilio, istituendo la Festa del Corpus Domini, con una Bolla dell’11 agosto 1264, da Orvieto, dove aveva stabilito la residenza della corte pontificia, estendendo la Solennità a tutta la Chiesa. A convincere il Papa nello scrivere la Bolla fu il celebre Miracolo eucaristico di Bolsena, che si verificò un anno prima, quando un sacerdote boemo, in pellegrinaggio verso Roma, si fermò a celebrare la S. Messa proprio a Bolsena: nel momento preciso in cui spezzò l’Ostia consacrata, egli fu pervaso dal dubbio che essa contenesse veramente il Corpo di Cristo. Fu allora che dal Sacro Pane uscirono alcune gocce di sangue, le quali macchiarono sia il corporale di lino, attualmente conservato nel Duomo di Orvieto, sia alcune pietre dell’altare, custodite in preziose teche nella Basilica di Santa Cristina a Bolsena.

La comunità parrocchiale, fedele alla tradizione, si sta preparando spiritualmente vivendo momenti di catechesi e di Adorazione Eucaristica nella settimana che precede e che culminerà nel giorno della Festa con la Solenne Processione con il Santissimo per le vie della Parrocchia, dopo la S. Messa delle 18,00, seguito da un nutrito programma civile di intrattenimenti, di spettacoli, di musica e di fuochi pirotecnici nell’ampio cortile parrocchiale. A tutta la Comunità gli Auguri di Buona Festa

P. Spallone Renato

 
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