Quella croce luminosa

La Via Crucis della Vicaria di Selva Candida

Venerdì 12 aprile alle ore 20,30 ha avuto luogo la Via Crucis del Vicariato di Selva Candida,  percorrendo i viali dell’ampio  Parco  del  Centro Internazionale di Spiritualità Schoenstatt in Belmonte – Casalotti, dominata dalla Croce luminosa portata a turno da alcuni uomini e dalla voce amplificata di un efficiente alto parlante per Processione, portato a spalle da un giovane. Questa celebrazione comunitaria è un appuntamento molto sentito ed è divenuto ormai una bella tradizione per i numerosi parrocchiani del Vicariato che, ogni anno, nel venerdì precedente la Settimana Santa, sono accompagnati dai loro parroci e sacerdoti in questo luogo. E, nonostante la serata un tantino fredda minacciante pioggia, non ha impedito la partecipazione di un folto numero di fedeli - stimato dai 300 ai 400- , composto in parte da molti adulti, ma anche da alcuni giovani, da ragazzi e da intere famiglie con figli piccoli. 

Il P. Firas A. Kideher, iracheno e religioso rogazionista, vice parroco del Corpus Domini,  ha  curato i testi sacri delle quattordici stazioni con  riflessioni appropriate e preghiere, proclamate e pregate dai rappresentanti delle varie Parrocchie le quali hanno aiutato tutti i presenti a sentirsi coinvolti e responsabili della Passione del Signore, delle Sue cadute sotto la Croce. “Come non vedere – ha proclamato il lettore alla X stazione: Gesù, spogliato delle Vesti -  i nostri tanti fratelli e sorelle che sono stati spogliati della loro dignità, quelli che giacciono dimenticati nelle periferie, depauperati della libertà e dignità, quelli ai quali abbiamo strappato il pane dalla bocca, privandoli delle loro risorse e della terra; quegli altri ancora che vagano senza mete: nelle carceri a cielo aperto, nei deserti dell’frica, del Medio Oriente, nelle guerre infinite del Continente asiatico. Il tuo Volto Gesù è umiliato e lacerato nel cuore degli uomini.Gesù, grazie: hai perso l’onore, ma ci hai restituito dignità”.

A guidare il pio Esercizio della Via Crucis, iniziato dalla bella Chiesetta intitolata a Maria Madre della Chiesa “tre volte ammirabile”, così definita dal Fondatore del Movimento Schoenstatt P. Kentenich, è stato  il vicario Don Cristoforo Dudala, accompagnato dal P. Firas che aveva introdotto il Rito con una preghiera, e lo ha anche concluso  con un messaggio testimonianza e la Benedizione finale.

P. Spallone Renato
 
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