Per Santa Barbara con i vigili del fuoco di Cerveteri

Messa presieduta dal vescovo

Due scale a pioli di legno legate con la corda e un casco da vigile del fuoco. Un crocifisso fatto di cose semplici e attrezzi da lavoro: così i pompieri di stanza nella caserma di Marina di Cerveteri in via Fontana Morella hanno voluto onorare la memoria delle loro santa protettrice, Barbara, in occasione della liturgia eucaristica dove si è celebrata presieduta dal nostro vescovo monsignor Reali. Accompagnato dal parroco monsignor Domenico Giannandrea della chiesa San Francesco d’Assisi di Cerenova e da una folta rappresentanza della comunità la Messa è stata animata da uno stuolo di ministranti e coristi e si è svolta in un’atmosfera di partecipazione e devozione, alla presenza di un bel numero di pompieri in divisa cui il vescovo da subito ha rivolto parole di ringraziamento e gratitudine per il difficile compito che quotidianamente svolgono.

Luminosa, ampia e addobbata ad hoc la sala deposito degli automezzi, dove il vescovo Reali ha offerto un’omelia pacata ed eloquente in vista del Natale. Il richiamo al Vangelo di Luca, la stessa parola Avvento (Ad-venire) che rimanda al cammino a volte faticoso della fede e del messaggio di Cristo che nessuno abbandona, l’immagine del bambino “a cui rivela la Parola… i piccoli che ascoltano…” che come tale dovremmo imitare per camminare «umili, nei confronti del Signore e nei confronti degli altri, pieni di speranza, fratelli l’uno con l’altro». Quindi il richiamo inevitabile alla Santa, morta in modo atroce per il più alto ideale in cui credeva e a lei dovremmo ispirarci. Un messaggio chiaro e semplice come quella croce realizzata con materiale comune, come il legno e la corda, a ricordare che anche Gesù nato da due persone del popolo e partorito in una stalla aveva però il mondo nelle sue mani, mani piccole di bimbo la cui nascita è circondata dalla luce e dal mistero cui gli stessi pastori avvertiti della Sua presenza si preoccuparono di andarLo ad adorare. Ancora l’umiltà dei gesti, delle parole che trasfigurano tutte le azioni e i messaggi che Cristo ci ha lasciato in eredità.

E quale migliore periodo dell’anno, il Natale, appunto, per fare memoria della sua venuta, di ripercorrere attraverso una serena riflessione tutta la strada fatta a conclusione di questo anno liturgico, capire quanto e come “conta” lui nella nostra vita? Infine, la solenne benedizione e ancora un ringraziamento sentito per l’attività dei pompieri e un augurio alle autorità intervenute i sindaci di Cerveteri, Alessio Pascucci, e di Ladispoli, Alessandro Grando, la polizia di Stato, la polizia locale, la comunità parrocchiale di Marina di Cerveteri che ha voluto salutare il vescovo Reali con affetto e vicinanza. 

Danila Tozzi

(foto Lentini)

(07/12/2018)

 

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