In processione con i trattori a Fiumicino

La parrocchia è nata attorno alla Madonna della Provvidenza, ritrovata nel 1934

Domenica scorsa si è conclusa la festa di Santa Maria Madre della Divina Provvidenza a Fiumicino. Tutto cominciò nel 1934 quando in un casale venne trovata una statua intitolata a “Santa Maria Madre della Divina Provvidenza e del grano”. Gli agricoltori decisero di costruire un’edicola, ancora presente, vicino al luogo dove poi sarebbe stata costruita la chiesa nel 1951. Da quel momento l’edicola della “Madonnella” è diventata un centro di preghiera e d’identità religiosa per i parrocchiani.

Con la costruzione della Chiesa e la sua erezione a parrocchia quella festa quasi spontanea che si faceva la prima settimana di settembre diventò la festa patronale della parrocchia. In realtà la vera festa patronale era fissata per la domenica successiva al Battesimo di Gesù, quindi a gennaio, ma gli agricoltori dell’Isola Sacra la vollero legare alla prima settimana di settembre a motivo del grano, ossia del tempo della mietitura.

All’epoca della costruzione della chiesa, Isola Sacra, Fiumicino e Porto erano tre entità distinte, seppur appartenenti tutte al comune di Roma. A Porto c’erano i casali di Torlonia e si onorava Sant’Antonio Abate perché c’erano molte stalle; a Fiumicino nel Borgo Valadier, prevalentemente abitato da pescatori, la festa patronale divenne quella dell’Assunzione; mentre all’Isola Sacra c’erano soprattutto contadini. Se a Borgo Valadier la processione si svolgeva a mare, all’Isola Sacra la processione era con i trattori che passavano di casale in casale con la statua della Madonnella.

Questa tradizione è ancora viva anche se le famiglie che lavorano la terra sono rimaste in poche, ma anche quest’anno i parrocchiani sono riusciti a realizzarla. Così per Isola Sacra hanno sfilato i carri con a capo quello della vergine, trainato dal trattore guidato dal parroco padre Giuseppe Tristaino.

Per molti la gradita sorpresa è venuta dal vescovo Reali, che ha raggiunto la processione nel suo tratto finale e si è fermato a salutare e benedire le persone, soprattutto ammalati ed anziani. Poi ha presieduto la Messa ricordando la devozione della Vergine come una guida sicura della comunità parrocchiale.

Andrea Crescenzi

(10/09/2018)

 

 

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