Un quartiere che perde la Parrocchia perde tutto

Massimina, 50° di Sacerdozio di Mons. Albino Casati

La Parrocchia della Massimina ha celebrato la sua Festa Patronale il 3 giugno, Domenica del Corpo e Sangue di Gesù, cui è intitolata la nostra Chiesa a “Mistero della vita del Signore”, Titolo voluto proprio da Papa Montini nel 1968 e suggerito all’allora card. Eugenio Tisserant che aveva comprato il terreno per la costruenda Chiesa. La comunità parrocchiale si era preparata spiritualmente alla celebrazione della Festa con l’Adorazione Eucaristica mattutina che iniziava dopo la S. Messa delle ore 8,00 fino alle ore 12,00 per l’intera settimana, precedente la Solennità del Corpus Domini, culminata con la Concelebrazione Eucaristica della sera, seguita dalla Processione con il Santissimo per le strade della Parrocchia.

Ma quest’anno, però, la Festa alla Massimina è stata resa più solenne ed impreziosita dalle due ricorrenze giubilari: il Cinquantesimo di Ordinazione Sacerdotale di Mons. Albino Casati, fondatore e primo parroco del Corpus Domini e il Venticinquesimo di Don Federico Tartaglia, attualmente parroco in Cesano di Roma, ma nato e cresciuto vocazionalmente proprio in questa comunità, frutto anche della solerzia del parroco Don Albino.

Alla Concelebrazione, oltre i due invitati speciali, Don Albino e Don Federico, hanno partecipato il Vicario di zona di Selva Candida don Cristoforo Dudala, il Parroco P. Luigi Amato, il Superiore della comunità rogazionista P. Renato Spallone e P. Giorgio Vito, già amministratore parrocchiale del Corpus Domini. E’ seguita una composta Processione con il SS.mo, animata da preghiere, canti e brani di musica sacra eseguiti del complesso bandistico.
Dopo la proclamazione del Vangelo, Don Federico ha tenuto l’omelia: il suo sguardo si è lasciato catturare, forse, dalla vista dei bambini vestiti con l’abito bianco di Prima Comunione e presenti alla S. Messa per onorare il Santissimo; ha parlato loro con nostalgia di quando era lui bambino, raccontando la sua storia vocazionale, l’opera di Don Albino e la storia di questa comunità iniziata da zero: “Ogni volta che ritorno qui – ha detto – ritorno nella mia vita, nella mia infanzia…... In tutta Massimina questo luogo per me è un Santuario. La Parrocchia è come una trincea. Un quartiere e un territorio che perde la Parrocchia perde tutto !”.  
Così pure Don Albino, nel suo breve ma incisivo intervento fatto al termine della Processione e della Benedizione Eucaristica impartita ai numerosi fedeli, tenendo ancora il SS.mo tra le mani, ha rivolto l’invito a vivere bene il Comandamento di Dio nel santificare le Feste e, in maniera precisa: “ a partecipare  alla S. Messa la Domenica”. 

Al termine del S. Rito il Superiore della comunità religiosa P. Renato ha letto un messaggio augurale e di ringraziamento del Superiore Generale dei Rogazionisti P. Bruno Rampazzo al Vescovo Mons. Gino Reali, rappresentato dal vicario di zona pastorale Don Cristoro: “per la vicinanza che manifesta verso la nostra Comunità Religiosa e Parrocchiale”  e ai due festeggiati don Casati e don Tartaglia: “nel lodare e benedire il Signore per il grande dono del Sacerdozio che hanno che hanno ricevuto e per impetrare la grazia che possano continuare da buoni operai sulle orme di Gesù Buon Pastore”.

Ad entrambi è stata consegnata una targa ricordo con dedica: “ La Comunità del Corpus Domini alla Massimina, oggi retta dai Padri Rogazionisti, si unisce nel ringraziamento al Signore per il dono del Sacerdozio e del servizio fatto a questa comunità da Don Albino Casati nel ricordo del 50^ Anniversario Sacerdotale ed esprime perenne gratitudine al suo solerte ed infaticabile Pastore che ha incarnato il volto misericordioso del Padre”. Nei due giorni di festeggiamenti sono stati vissuti momenti solenni e gioiosi, ma anche pieni di commozione in particolare per i ricordi dei cinquanta anni dell’anziano parroco. Nelle due serate sono state pure programmati alcuni eventi musicali ed esibizioni spettacolari e coreografici di giovani ballerini che si sono svolti all’aperto nell’ampio cortile parrocchiale, i quali hanno favorito una larga partecipazione di pubblico e di intere famiglie che si sono radunate intorno alla Parrocchia.   Il tutto si è concluso con un suggestivo spettacolo pirotecnico, offerto da un benefattore.

P. Renato Spallone
 
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