Mai così festa

Santa Severa ricorda l'esempio della patrona Angela Merici

“Povera me! …  Notte e giorno, quando cammino, quando mi fermo, quando lavoro, quando penso, grido verso di Te per chiederti il calore del tuo Amore che può cambiare la mia vita” (da: Le Preghiere di Angela Merici). È proprio così per ognuno di noi, ecco per quale ragione (ma non solo) festeggiamo Sant’Angela Merici! Perché è una gioia avere tale mistica Patrona e la Comunità guidata dal suo parroco d. Stefano la ricorda e onora, Domenica 28 Gennaio, raccogliendosi in chiesa a Santa Severa per la Santa Eucaristia e dopo negli ampi saloni dell’Oratorio, nuovamente divenuti utilizzabili.

Era il 27 Gennaio 1540 il giorno in cui la Madre Generale spirò nella chiesa di S. Afra in Brescia - vi riposano le spoglie incorrotte della Santa - per salire al Cielo, e dal 24 Maggio 1807 canonizzata ed elevata  agli onori degli Altari (e alla pia venerazione) da Papa Pio VII come Sant’Angela Merici: da allora, la Chiesa fa memoria di lei, fondatrice della Compagnia delle Dimesse di Sant’Orsola, le più rinomate e conosciute Suore Orsoline. Il profondo amore verso Gesù Cristo, il pensiero perspicace e la colta intelligenza, l’atteggiamento umile e l’obiettivo comportamento, l’essere e il fare di questa carismatica donna colpiscono ancora oggi; in particolare quella “profetica, rivoluzionaria visione al Brudazzo” della giovane Angela Merici, che poi divenne realtà. Nel prologo ai Ricordi indirizzato alle sue Colonnelle (dirette responsabili della Compagnia) le esorta così: fate, movetive, credeti, sforzative, sperate, gridate allui co’l cor vostro che senza dubio vedereti cose mirabile, drizzando tutto a laude et gloria di sua Maestade. Non dice alle responsabili: “state tranquille” che Lui fa cose mirabili. Angela, specifica: Lui fa cose mirabili, ma voi fate, sforzatevi, gridate.

La relazione tra Santa Severa-e le già famose Suore Orsoline-inizia a cavallo tra il 1970/1975 quando venne aperta una scuola materna e dell’infanzia perché la località era priva di una forma collaudata e organizzata d’istruzione, e grande fu la contentezza della popolazione locale poiché tutti i bambini di allora iniziarono a frequentarla; la presenza delle religiose divenne, oltre a una costante quotidiana, efficace per la vita ecclesiale e civile. L’edificio della parrocchia di Sant’Angela Merici fu edificato (primi anni ’980) accanto all’allora istituto scolastico, ma pian piano la de-natalità prese il sopravvento e le Orsoline lasciarono la nostra località. Una perdita! che ancora oggi “paghiamo cara”, tanto sono brave ed apprezzate queste Suore il cui nome è divenuto sinonimo di Insegnanti, Educatrici, Puericultrici.

Ed eccoci al 27 e 28 Gennaio 2018 (ricordiamo oggi cita d. Stefano, il nostro Pastore Vescovo Gino che festeggia il suo genetliaco) e siamo alla celebrazione del Rito in memoria di Sant’Angela Merici dopo esattamente 478 anni, partecipi della solenne Santa Messa dove l’assemblea è attenta alle parole proclamate nelle Letture del giorno, a quelle dell’omelia di d. Stefano.
Al termine tutti si ritrovano per la convivialità, un’ottima cena, offerta da generosi ristoranti del luogo cui hanno preso parte don Ariel e p. Mariano oltre a numerosi parrocchiani soprattutto tanti bambini e ragazzini, ritornati ad animare con il loro entusiasmo, la loro spontanea allegria questo luogo che ha ritrovato, così, presenze vive e dinamiche, dopo i molteplici episodi alluvionali e i conseguenti ingentissimi danni. Tutto ciò è stato reso possibile dall’impegno delle preziose volontarie e volontari che con abnegazione hanno  rimesso a nuovo gli spazi e la partecipazione di CRI Comitato Locale di Santa Severa/Santa Marinella, e fatto in modo che la nostra co Patrona, nel momento conviviale, fosse commemorata come ha sottolineato d. Stefano: “Sant’Angela Merici a te che con amore verginale hai testimoniato la forza rinnovatrice del Vangelo… proteggi con cuore materno le giovani e la nostra comunità…” per passare, al termine della Preghiera, alla benedizione del cibo. Accompagnati musicalmente, si balla e si scherza familiarmente in armonia e semplicità, poi si passa alla famigliare tombolata, con premi messi a disposizione da altri generosi commercianti. Si conclude questa nostra festa,  suggestiva e allegra, spensierata e serena come non mai; abbiamo oggi condiviso momenti belli, nel segno di Sant’Angela Merici capace di farci riunire nel suo nome come mai era accaduto prima, grazie alla partecipazione di tutti.

Alessandro Pielich
foto: S. Severini
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