Le colinde romene a Ladispoli

La comunità cattolica propone i canti della propria tradizione a San Giovanni Battista

Solo chi sta lontano da casa, dai genitori, dai parenti e amici, da anni può capire quante sia difficile e diverso vivere le feste, specialmente il Natale, senza senza quelle tradizioni con cui le ha vissute sin da piccolo. E così la comunità cattolica romena di Ladispoli per tenere vivo questo patrimonio qui in Italia e trasmetterlo ai bambini nati e cresciuti qui, propone per il decimo anno uno spettacolo con i canti religiosi della propria terra: le colinde.

Il coro della comunità, intitolato a Santa Cecilia e diretto da Adriana Susanu, si è esibito nella parrocchia di San Giovanni Battista lo scorso 16 dicembre, dopo mesi di prove, frequentate con disponibilità da adulti e bambini. La Chiesa sembrava davvero piccola: tra romeni e italiani non c’era più spazio.

La serata è iniziata ricordando il significato delle colinde: sono canti che non si eseguono solo in Chiesa, ma si possono ascoltare di casa in casa, di villaggio in villaggio.

Per lo spettacolo i bambini hanno rappresentato la Fuga in Egitto con l’accompagnamento delle musiche tradizionali. I piccoli hanno voluto ricordare a tutti che dal bene, dall’amore e dalla gioia, nascono cose buone: si può riuscire a cambiare ciò che c’è attorno a noi solo se il cambiamento e la trasformazione inizia da noi. In questo la festa di Natale è un momento propizio: ci ricorda di essere più buoni e di rinascere con i valori autentici. 

La festa ha aiutato la comunità a dimenticare la lontananza da casa, ma soprattuto ha mostrato che, attraverso l’armonia delle colinde, i messaggi della rappresentazione teatrale, il tempo dedicato per preparare la serata, lo stare insieme è il vero dono che ci si scambia.

Alla fine don Adrian Chili, cappellano della comunità, ha ringraziato e ha fatto i complimenti a tutti, piccoli e grandi, alla direttrice del coro e alle signore che hanno preparato i bambini, Tatiana Plescan e Claudina Hadar, perché hanno reso possibile di sperimentare la gioia e il miracolo di Natale.  

«Auguriamo a tutti – dice don Adrian, italiani e romeni, di Ladispoli e della Romania, di essere benedetti dal Bambino Gesù, con un santo Natale ed un felice Anno nuovo».

Marino Lidi

Foto Dumitru Cobzaru

20/12/2017

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