Passione educativa

Assemblea di inizio anno degli insegnanti di religione

Il 7 ottobre si è tenuta al Centro pastorale diocesano l’assemblea di inizio anno per gli Insegnanti di religione cattolica. La direttrice dell’ufficio scuola, suor Maria Luisa Mazzarello, ha esortato tutti gli insegnanti presenti a continuare, nell’anno scolastico che si è appena aperto, il proprio impegno educativo nella scuola con passione e dedizione verso i ragazzi che il Signore ci affida.

Monsignor Reali ha salutato gli insegnanti invitandoli a cercare sempre nuove modalità per “Camminare insieme” nella vita ecclesiale, recuperando il motivo ispiratore dell’Assemblea ecclesiale tenutasi a settembre.

È intervenuto poi Sergio Cicatelli che ha illustrato e analizzato i Decreti attuativi della Legge 107. Negli 8 dei 9 decreti previsti e pubblicati in Gazzetta Ufficiale il 16 maggio 2017, il professore ha rilevato che i principali cambiamenti che interesseranno la scuola riguarderanno le modalità di reclutamento dei docenti della scuola secondaria, gli esami finali al termine del primo e del secondo ciclo di studi e l’introduzione di un sistema integrato di servizi educativi per l’infanzia e le rispettive scuole dell’infanzia.

Per quanto riguarda l’Irc, così come nella legge 107, non è menzionato per cui non ci sono novità rispetto alla normativa vigente circa la figura dell’insegnante di religione. Dunque, il singolo insegnante di religione rimane il responsabile ultimo della valorizzazione del proprio ruolo all’interno della scuola e l’identità dell’Insegnamento della religione cattolica e la sua immagine sociale “camminano sulle gambe dei docenti”.

A questo punto le domande dell’assemblea hanno riguardato in particolare la procedura concorsuale che dovrebbe interessare anche gli insegnanti di religione il prossimo anno. Cicatelli, a tal proposito, ha espresso un discreto ottimismo circa la possibilità della pubblicazione del bando di tale concorso per i primi mesi del 2018.

Il relatore, richiamando le parole di papa Francesco, ha concluso auspicando che l’Irc non si limiti ad occupare uno spazio all’interno della scuola ma avvii un processo di qualificazione e legittimazione sostenuto dalla professionalità del docente di religione.


Morena Meloni, docente di religione

(12/10/2017)

 

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