Quell'affare serio della formazione

Oggi chi cerca di portare avanti una testimonianza cristiana credibile tocca con mano da una parte l’ignoranza, da parte degli stessi cattolici, delle più semplici verità della fede; dall’altra la crescita del numero di coloro che appartengono ad altre religioni. Sorge, anche nel più distratto, la domanda: come cattolico in che modo mi pongo davanti a questa situazione? - in altre parole: in chi e in cosa credo, e perché?

A tali domande si ha una prima risposta se si frequenta abitualmente la Messa e la vita della parrocchia, dove si può fare un cammino di fede e ricevere ciò di cui si ha essenzialmente bisogno; qualcuno, magari più fortunato, frequenta gruppi e cammini particolari. Non possiamo negare, però, che oggi la stragrande maggioranza delle persone frequenta poco, o niente, la parrocchia, con la conseguenza che la vita spirituale inevitabilmente si impoverisce a cominciare proprio dalle idee di fondo, da quelle convinzioni che sono alla base della vita cristiana.

La presenza, poi, numericamente notevole, di coloro che appartengono ad altre confessioni o ad altri movimenti religiosi, rende ancora più difficile la vita del cattolico medio. E infatti molti, alla fine, semplicemente mettono da parte le domande sopra ricordate e arrivano alla falsa conclusione che 'tutte le religioni sono uguali', 'tutte le vie sono buone per arrivare a Dio'; o, peggio ancora: 'tutti sono liberi di porsi e risolvere come credono il problema Dio'.

Sin dagli inizi la Chiesa, inviata da Gesù Cristo nel mondo ad evangelizzare ed annunciare la verità, per contrastare l’indifferentismo e l’ignoranza, ha promosso cammini spirituali, incontri di catechesi, predicazioni specifiche, commenti alla Sacra Scrittura. Dai tempi dei Padri, fino alla nascita dei Catechismi più moderni si è sempre cercato di aiutare i cristiani a conoscere il contenuto della fede per vivere in modo consapevole il dono ricevuto. Questa sfida è oggi più che mai attuale e vede tutti impegnati nella formazione delle coscienze, che può avvenire solo attraverso una spiegazione chiara e convincente dei contenuti della fede cattolica e, conseguentemente, di un cammino di esperienza spirituale.

Il motivo per cui in Diocesi, da quasi quarant’anni, esiste ed opera la Scuola di Teologia di Ladispoli è proprio quello di cercare di offrire un percorso di studio ed approfondimento al termine del quale diventa possibile dire in modo personale e consapevole: 'credo'. Come dice la 1° Pietro: “adorate il Signore, Cristo, nei vostri cuori, pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi, con dolcezza e rispetto, con una retta coscienza” - rendere ragione, a se stessi e agli altri, della speranza riposta in Cristo, Figlio di Dio, unico redentore dell'uomo e del mondo. 

Da ottobre a giugno, ogni venerdì, si svolgono i vari corsi di teologia sistematica, Sacra Scrittura, storia della Chiesa, teologia morale, con una speciale attenzione anche al dialogo e al confronto con coloro che credono diversamente. La scuola è aperta a tutti: non occorrono particolari qualifiche per frequentarla, basta solo la buona volontà. Le testimonianze che tutti rendono con entusiasmo al termine dei tre anni di studio sono più che mai eloquenti: la fede, oggi, è una cosa importante e per apprezzarla bisogna conoscerla, altrimenti si rischia di perderla. Per tutto settembre sono aperte le iscrizioni presso la sede della Scuola in Via Odescalchi 181 a Ladispoli (Parrocchia di Santa Maria del Rosario). I corsi iniziano il 7 ottobre (QUI il vademecum).

d. roberto leoni
direttore della scuola di teologia