Nella luce dei Santi

Coi ringraziamenti rivolti da parte del Vescovo Emerito Mons. Gino Reali presiedente la solenne Santa Messa ai Volontari della CRI di Santa Severa/Santa Marinella sempre partecipanti alle Celebrazioni Eucaristiche più importanti, al Coro parrocchiale, ai Ministranti, ai tantissimi fedeli presenti, a d. Stefano verso il quale ha espresso gratitudine per l’invito rivoltogli, si è conclusa la parte liturgica della commemorazione di Sant’Angela Merici, Patrona della parrocchia il cui dies natalis si celebra il 27 Gennaio. E non solo!

Questo è avvenuto nel giorno in cui la Chiesa ricorda un altro importantissimo sacerdote e Dottore della Chiesa, quale è stato il Predicatore Domenicano San Tommaso D’Aquino. Fondatore del Tomismo e tra i promotori della filosofia Scolastica che rappresenta, nonostante i secoli trascorsi dal suo trapasso, uno dei principali pilastri della teologia e filosofia della Chiesa Cattolica, prima di passare alla festa conviviale, svolta nel salone dell’oratorio sottostante la chiesa.
Accolto all’arrivo da manifestazioni d’affetto, sono stati oltre 18 gli anni trascorsi come pastore alla guida della Diocesi Portuense, d. Gino Reali ha avuto come concelebranti proprio d. Stefano Fumagalli che ha rivolto il saluto di benvenuto al presule a nome della parrocchia, e d. Ariel Beramendi; dopo la Liturgia della Parola, all’omelia il Vescovo Emerito ha sottolineato l’importanza della Santa di Desenzano del Garda, che è bene ricordare fu Terziaria Francescana nel corso del suo tempo, fino a quando nel 1535 fondò la Compagnia di Sant'Orsola, Congregazione femminile le cui suore sono ovunque note come suore Orsoline: anche per molti anni in Santa Severa esisteva la scuola materna da queste ottimamente guidata e, poi, chiusa definitivamente a causa della denatalità che aveva raggiunto la nota e temibile quota zero nascite. L’innovativa idea di Suor Angela- sùr Anzùla per i desenzanesi- di aprire scuole per le ragazze, era veramente rivoluzionaria in un’epoca in cui l’educazione era privilegio e appannaggio quasi solo maschile. E grande importanza, ha sottolineato d. Gino Reali, è il ruolo educativo che seppe offrire ai giovani, ruolo che è affidato ai genitori  in un periodo, l’attuale, non certamente semplice nè facile per moltissimi ma che hanno, come esempio, proprio Sant’Angela Merici.
Insieme, celebriamo l’Eucaristia… insieme, nella nostra chiesa per lo spezzare il Pane… insieme, per meglio conoscere la Santa Patrona… insieme, per condividere il cibo. Si può tranquillamente ed indiscutibilmente affermare che i due Santi rappresentano nel mondo, l’Onnipotenza del nostro Padre Creatore divenendo con le loro vite degni figli di Dio.
Non è possibile “spendere” altri aggettivi qualificativi sia per Sant’Angela Merici che San Tommaso D’Aquino; quando si è davanti alle opere del sommo filosofo ed eccelso teologo, osteggiato in età adolescenziale perfino dalla famiglia d’origine, che seppe unire Fede e Ragione tramutandole in opere letterarie che sempre vivranno nei secoli. È sempre utile ricordarle: Summa Contra Gentiles e Summa Theologiae che sono solo due dei testi dell’Angelico pensatore. E che dire delle Cinque Vie? Degli insegnamenti offerti? Delle dispute accademiche e dei commenti sulla Sacra Scrittura? Delle prediche e dei trattati su argomenti speciali? Senza andare oltre! E di Sant’Angela Merici, figlia innamorata di Gesù sin da bambina, e devota a Sant’Orsola? La visione del sogno di Brudazzo –la scala che saliva/scendeva dal Cielo percorsa da fanciulle- cambiò l’esistenza di Angela Merici, lei che visse orfana di entrambi i genitori e subì anche la perdita dell’amata sorella, lei che non accettava la realtà delle giovani donne dovessero vivere in solitudine che non potevano accedere all’istruzione più semplice ed elementare? Di quanto Angela Merici operò per “uscire nel mondo” come spesso diceva, per migliorare la condizione della qualità di vita di migliaia e migliaia di ragazzine, ragazze e giovani? Insieme, abbiamo commemorato due grandi Santi ai quali siamo particolarmente “legati” con l’aiuto e le riflessioni di d. Gino Reali, che al termine dopo la benedizione finale si è accomiatato da Santa Severa.  La serata è proseguita con la calorosissima pizzata tra bambini festanti coi genitori allegri, volontari finalmente liberati da impegni della giornata e d. Stefano sorridente per i complimenti ricevuti da tutti per la festa patronale. 

Alessandro Pielich