L'ultima arrivata

È stato un Sabato di grande festa quello appena trascorso per il Comitato Locale della CRI di Santa Severa-Santa Marinella, per i loro amici ed amiche, i benefattori e per la Comunità: tutti hanno vissuto l’appuntamento per l’evento inaugurale in piena e totale amicizia, fraternità e condivisione. La validissima motivazione, che ha unito così tante persone nell’incantevole scenario del castello di Santa Severa per la cerimonia, è stata  la presentazione e la benedizione dell’ultima arrivata la nuova autoambulanza che si va ad aggiungere al parco degli automezzi adibiti al soccorso nella sede di Santa Severa. Sono mezzi in assetto operativo al 112-NUE che distribuisce, appunto, l’invio dell’autoambulanza (per le necessità urgenti) e, per meglio disporre all’aiuto i Volontari CRI, che da decenni sono presenti ed attivi nel/sul territorio: tutto questo, uomini e mezzi, per permettere a queste splendide figure di “novelli samaritani del III millennio” di meglio soccorrere i bisognosi di soccorso, e continuare così a salvare vite umane. Il castello che si è “idealmente tinto di rosso” (il colore ufficiale della CRI) ha, quindi, ospitato la cerimonia di “benvenuto” all’autoambulanza di ultima generazione alla presenza delle Autorità civili di Santa Marinella, Cerveteri e Ladispoli e della Regione Lazio che ha contribuito all’acquisto, dei vertici della ASL RM 4, dei Presidenti e dei Volontari dei Comitati Locali CRI confinanti, alle Autorità militari e del nostro parroco, d. Stefano. L’autoambulanza, dotata di tutto il necessario per ottimizzare l’intervento in soccorso di persone vittime dei più svariati incidenti, e in fase avanzata di allestimento finale sarà pronta, per essere operativa a pieno regime, a breve termine e potenzierà, ulteriormente, il parco macchine di pronto intervento. L’introduzione di Fabio Napolitano in qualità di Presidente del Comitato Locale CRI di Santa Severa, ha aperto la manifestazione durante la quale sono state poi consegnate le croci d’anzianità a quei Volontari che hanno superato i 10, 15, 20 e 25 anni di Volontariato, e le benemerenze per tutti i servizi prestati durante l’inizio e lo sviluppo dell’emergenza Covid19. L’atteso momento della benedizione della macchina, è considerato come “il passaporto, il lasciapassare” per l’inizio delle attività di soccorso degli uomini e del veicolo, e come la madrina è tale per i natanti nel momento del varo, altrettanto e di più lo è il Sacerdote per questi mezzi tanto  importanti, e per le persone che ne formano gli equipaggi a bordo.

Al termine della cerimonia ufficiale, gli invitati si sono intrattenuti per un momento di convivialità, in cui la relazione tra tante persone è stata amichevole, rispettosa e di condivisione totale intorno all’ultima arrivata, ancorché un’autovettura, e questi momenti sono necessari per rinsaldare i rapporti “allentati, addirittura cancellati dall’isolamento pandemico”.

Alessandro Pielich