Capitolo della carmelitane

«Qualunque attività si faccia nel nome del Dio accogliente, perché nulla di quello che ci è stato affidato vada perduto», così il vescovo Gianrico Ruzza ha salutato le Carmelitane missionarie di Santa Teresa del Bambino Gesù riunite assieme alla superiora generale suor Lilian Kapongo a Focene per il Capitolo della Provincia Madre Maria del Carmelo.

Le religiose sono state fondate da madre Maria Crocifissa Curcio, prima beata in età moderna della diocesi di Porto-Santa Rufina, e da padre Lorenzo Van Den Eerembeemt.

Scorrendo la parola di Dio proclamata durante la Messa celebrata assieme alle religiose il 4 maggio, il vescovo ha invitato le consacrate a soffermarsi sull’«ansia di continuare ad annunciare che pervade gli Atti degli apostoli, perché il Vangelo continui a correre in mezzo alla storia».

«Quello che posso dire a voi consacrate, così come ad ogni cristiano, è di tornare all’essenziale della nostra fede, attraverso una sempre più stretta relazione con la parola di Dio e con l’Eucarestia», ha aggiunto il presule invitando a riflettere sul brano del Vangelo di Giovanni in cui Cristo dice di essere il «pane della vita» che sfama e disseta.

In un’epoca in cui ogni attività, ogni lavoro è sempre più specifico, ha sottolineato il vescovo la «specializzazione del cristiano è quella di avere coscienza del dono che ha ricevuto e del folle desiderio di trasmetterlo, credere nella vita eterna annunciata da Gesù». Nel giorno successivo le capitolari hanno eletto superiora provinciale suor Maria Monica Muccio, che avrà come collaboratrici nel consiglio provinciale: suor Angela Elefante (vicaria), suor Annamaria, suor Emma e suor Fedelis.