Lettera sulla Pasqua

 

Roma, 13 marzo 2021

 

Ai Confratelli Sacerdoti e Diaconi,

Ai Superiori/e delle Case Religiose

 

                         

Carissimi,

 

cerco di riassumere le indicazioni pervenute dalla Congregazione per il Culto divino e la disciplina dei Sacramenti e dalla Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana (CEI) riguardo le celebrazioni della Settimana Santa, poiché anche quest’anno come lo scorso anno saremo condizionati dalla pandemia. La Congregazione per il Culto e la Presidenza CEI richiamano il dovere del Vescovo, che è moderatore della vita liturgica nella sua Chiesa, di “prendere decisioni prudenti affinché le celebrazioni liturgiche possano svolgersi con frutto per il popolo di Dio e per il bene delle anime a lui affidate, nel rispetto della salvaguardia della salute e di quanto prescritto dalle autorità responsabili del bene comune” (Nota Congregazione per il Culto, 17 febbraio 2021, Mercoledì delle Ceneri).

Sia la Congregazione per il Culto che la Conferenza Episcopale Italiana richiamano poi l’accordo Governo-CEI ed entrambe citano il testo del Protocollo, firmato il 7 maggio 2020 – dal Presidente della CEI, Card. Gualtiero Bassetti, dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e dal Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese – ed entrato in vigore il successivo 18 maggio 2020.

Raccomando a voi tutti di rileggere la Nota della Congregazione Pontificia come anche il testo dell’Intesa della CEI con il Governo Italiano.

Leggiamo insieme la Nota della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti (Prot. N. 96/21). Ricordiamo che porta la data del mercoledì delle Ceneri, 17 febbraio 2021, e condividiamone la finalità che è quella di “offrire alcune semplici linee guida per aiutare i Vescovi nel loro compito di valutare le situazioni concrete e di provvedere al bene spirituale di pastori e fedeli nel vivere questa grande Settimana dell’anno liturgico”.

Il testo della Nota rimanda al decreto, della stessa Congregazione, del 25 marzo 2020 (Prot. N. 154/20) e invita “a rileggerlo in vista delle decisioni che i Vescovi dovranno prendere circa le prossime celebrazioni pasquali nella particolare situazione del loro paese”.

 

Il 23 febbraio, la Presidenza CEI è intervenuta sulle celebrazioni della prossima Settimana Santa dando alcune indicazioni che in gran parte faccio mie e rileggo con voi, con gli aggiustamenti necessari.

 

Si richiama anzitutto la possibilità della presenza alle celebrazioni dei fedeli, che è la grande differenza dallo scorso anno, quando fummo costretti a celebrare nelle chiese vuote. Inviteremo i fedeli a partecipare alle celebrazioni, avvertendoli “nel rispetto dei decreti governativi riguardanti gli spostamenti sul territorio e delle misure precauzionali”:

-    Nel fissare l’ora della celebrazione si deve tener conto scrupolosamente della normativa liturgica e di quella relativa alla chiesa ove si celebra come anche della presenza del regime di coprifuoco;

-         non è pensabile alla ripetizione delle Messe proprie della Settimana Santa nell’arco della stessa giornata;

-         anche per questo, essendoci comunque limitazioni di posti nelle chiese, la Nota CEI parla della possibilità di ricorrere all’uso dei social media: “solo dove strettamente necessario o realmente utile, si favorisca l’uso dei social media per la partecipazione”;

-         si ricorda che l’eventuale ripresa in streaming delle celebrazioni sia in diretta e mai in differita e venga particolarmente curata nel rispetto della dignità del rito liturgico.

-         Da ultimo la Nota chiede “di facilitare e privilegiare la diffusione mediatica delle celebrazioni presiedute dal Vescovo, incoraggiando i fedeli impossibilitati a frequentare la propria chiesa a seguire le celebrazioni diocesane come segno di unità”, che, a livello universale, viene proposta dalle celebrazioni presiedute dal Santo Padre e trasmesse dai media della CEI – a partire da Tv2000 e dal Circuito radiofonico InBlu.

 

Nello specifico, suggerisco con la Nota CEI:

 

1.      Per la Domenica delle Palme: la Commemorazione dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme sia celebrata con la seconda forma prevista dal Messale Romano. Si evitino assembramenti dei fedeli; i ministri e i fedeli tengano nelle mani il ramo d’ulivo o di palma portato con sé; in nessun modo ci sia consegna o scambio di rami. Dove si ritiene opportuno si utilizzi la terza forma del Messale Romano, che commemora in maniera più semplice l’ingresso del Signore in Gerusalemme.

2.      La Messa crismale sarà celebrata in Cattedrale, Mercoledì santo, 31 marzo, alle ore 17.

3.      Il Giovedì Santo, nella Messa vespertina della “Cena del Signore” sia omessa la lavanda dei piedi. Al termine della celebrazione, il Santissimo Sacramento potrà essere portato, come previsto dal rito, nel luogo della reposizione, senza particolari addobbi, in una cappella della chiesa dove ci si potrà fermare in adorazione, nel rispetto delle norme per la pandemia, dell’eventuale coprifuoco ed evitando lo spostamento tra chiese al di là della propria parrocchia.

4.      Il Venerdì Santo, riprendo l’indicazione del Messale Romano a proposito della preghiera universale (cfr “In caso di grave necessità pubblica, l’Ordinario del luogo può permettere o stabilire che si aggiunga una speciale intenzione”, n. 12). Così chiedo sia formulata la mia intenzione di preghiera: “per chi si trova in situazione di smarrimento a causa della malattia, della solitudine e della povertà; per i giovani perché abbiano forti motivi di speranza; per i malati colpiti da Covid-19 e per le loro famiglie; per i defunti, siano accompagnati dalla preghiera di suffragio del popolo del Risorto”. L’atto di adorazione della Croce mediante il bacio sia limitato al solo presidente della celebrazione.

5.      La Veglia pasquale potrà essere celebrata in tutte le sue parti come previsto dal rito, in orario compatibile con il coprifuoco.

Le indicazioni date sono estese a seminari, collegi sacerdotali, monasteri e comunità religiose.

 

Pur separati nelle nostre comunità ci ritroveremo uniti nella preghiera e l’attenzione alle indicazioni date ci permetterà di vivere quella vera e profonda comunione della Pasqua del Signore.

Carissimi, accogliete con il mio ringraziamento l’augurio di Buona Pasqua che vi prego di estendere alle vostre comunità.

Vi chiedo di pregare per me mentre vi assicuro la mia preghiera e la benedizione del Signore su tutti i nostri fratelli e le nostre sorelle, figli e figlie della santa Chiesa Portuense.

 

 

Gino Reali, Vescovo

 

 

Appena conclusa questa lettera leggo la decisione del Governo che modifica l’impegno delle Regioni nel contrasto alla pandemia dal lunedì 15 marzo al martedì 6 aprile. Il gruppo regionale più ampio è quello del colore rosso, nel quale si trova il Lazio. Per le attività proprie della comunità ecclesiale facciamo riferimento all’esperienza del lockdown (tempo di chiusura) precedente dal 24 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021. Se ci saranno indicazioni a livello nazionale e regionale verranno comunicate. Intanto rimandiamo l’incontro dei Sacerdoti previsto per martedì 16 marzo e raccomando di fare molta attenzione sugli assembramenti nelle celebrazioni liturgiche, nelle attività oratoriali e nella catechesi, per la quale sono state già delle indicazioni.

 

Gino Reali, Vescovo