Fedele fino alla fine

È sempre commovente entrare nella chiesa di Santa Maria Assunta al castello di Santa Severa: appena si varca la soglia d’ingresso, si rimane colpiti e rapiti dalla straordinaria storia che circonda l’antico e medievale luogo di culto, ricco di eredità ancora più antiche; si è affascinati da tutto ciò che compone il presbiterio, la grande pala d’altare e il dipinto della volta col Padre Onnipotente, il Figlio e lo Spirito Santo e le colonne, come il silenzio e l’ordine che vi regnano. Questo fa si che chiunque vi accede si comporti in modo rispettoso, parli a voce bassa e si muova come se fosse “in punta in piedi”. È qui, in questo luogo permeato di antica bellezza che il 5 Giugno, seppure in forma austera e semplice, abbiamo onorato la Memoria della nostra Patrona, Severa. Vergine, Martire e Santa, Severa fu torturata e poi uccisa da soldati romani per ordine dell’imperatore sulla spiaggia antistante il castello (che all’epoca non esisteva) nel 268 circa. Allora, la località possedeva il nome greco/latino di Pyrgi che derivava dall’etrusco non ancora conosciuto. Ed è dal 1068 circa che la località prenderà il nome attuale di Santa Severa, e seppure la polvere del tempo ha ricoperto il ricordo del Martirio di Severa, ciò che accadrà in seguito è la storia di fedeli che per generazioni hanno venerato la giovane romana, consultabile all’indirizzo: https://sites.google.com/site/santaseveramartire/Home
 
Prima delle 17, giunge puntuale il Vescovo Mons. Reali, accolto al portone del castello da d. Stefano parroco in Santa Severa e dal sindaco di Santa Marinella avv. Tidei con la Consigliera Chegia, dall’avv. Stefani (in rappresentanza del Direttore dott. Tota) e dalla dott.ssa Rosella Presciuttini entrambi di LazioCrea nonché dal LGT sig. Tortoreto attuale comandante dei Cc della località. Il pastore è accompagnato da don Salvatore parroco in Santa Marinella e dal diac. Enzo Crialesi. Inizia la Celebrazione Eucaristica in Memoria di Santa Severa, e don Stefano accoglie il pastore nella Comunità col saluto di benvenuto: “ Eccellenza Reverendissima, è una gioia averla qui con noi … siamo vite provate dall’esperienza del Covid 19 … una commemorazione in forma sobria … le letture odierne ci ricordano e ci confortano sulle prove delle nostre vite … il Signore non abbandonerà mai i suoi figli, e ci sarà sempre accanto, vicino … affidiamo al Signore per intercessione di Maria e di Santa Severa tutta la nostra parrocchia … Ci benedica”. Con le Letture e il Vangelo del giorno si entra nella Liturgia della Parola, e al termine l’omelia del Vescovo Reali al quale piace sottolineare il legame tra: “ … la processione delle Vergini, mosaico visibile nella Basilica di Sant’Apollinare in Ravenna, e le Vergini e Martiri di questo territorio come Santa Severa per l’omonima località, Santa Marina per Santa Marinella e Santa Fermina per Civitavecchia. Tutte e tre accomunate dall’amore e dalla fede in Cristo, non hanno esitato a donare le loro vite … prendiamole ad esempio”.
 
In chiesa fedeli in numero equivalente a quanti ne può contenere la piccola chiesa secondo le norme in vigore ed attuate; la benedizione del pastore pone termine alla Celebrazione di questa festa che non è stata assolutamente vissuta in tono minore, bensì con tanta  gioia per i presenti che dopo la forzata chiusura iniziale del mese di Marzo 2020, non vi erano più potuti entrare: Poi il congedo dal pastore che rivolge i suoi saluti  sia alle autorità che ai fedeli e questo scambio di cordialità, fortifica il legame tra questa parrocchia e il suo Vescovo. Si conclude semplicemente, come era iniziata, la commemorazione per la nostra Santa Patrona nella speranza che si possa tornare al più presto alle buone prassi di popolo di Dio che in Lui confida, in Lui spera e a Lui rivolge le sue preghiere, a Maria e a Severa.

Alessandro Pielich