«Nella fedeltà servire il popolo di Dio»

«Lo spirito del Signore Dio è su di me» dice Gesù nel vangelo di Luca, attribuendo a se la frase letta nel rotolo del profeta Isaia. Lo scrittore dell’Antico Testamento ha anticipato in questa sua pagina l’immagine di Cristo, venuto ad annunciare ai poveri la salvezza, a lenire le ferite, a liberare gli schiavi. I brani, che ricordano a ogni sacerdote il senso della sua missione, sono stati letti nella Messa crismale, presieduta dal vescovo Gino Reali giovedì scorso in cattedrale. La celebrazione fissata in diocesi per il Mercoledì della Settimana Santa era stata rimandata per le restrizioni a seguito dell’emergenza sanitaria.

Una celebrazione insolita nella forma: distanze e i dispositivi di protezione in rispetto della sicurezza, presenza minima dei laici. Ma, densa di gesti e significato. Nella messa Crismale i presbiteri rinnovano le loro promesse sacerdotali, ha spiegato il vescovo durante l’omelia: «L’ordine sacro riguarda una trasmissione di doni: la grazia ricevuta, da apprezzare ogni giorno sempre di più, e la testimonianza da dare in virtù di questo dono». Le parole pronunciate durante l’ordinazione sono espressione del significato stesso di ministero ordinato, «nel senso che il sacerdote è ordinato agli altri, si spende per il popolo di Dio», ha commentato il pastore, pertanto «Non è un ministero per realizzarci, ma il nostro servizio nel realizzare la vita buona del Vangelo nelle persone».

Nella relazione tra presbiterio e vescovo si misura l’adesione a questo compito, che si nutre della fedeltà all’obbedienza chiesta dal Signore. La comunione tra pastore e preti trova poi espressione nel secondo elemento che caratterizza la Messa crismale. Nel corso della celebrazione vescovo e sacerdoti hanno benedetto gli oli della vita cristiana. L’olio dei catecumeni, che trasforma l’uomo vecchio nell’uomo nuovo. L’olio degli infermi per soccorrere le persone nel momento della sofferenza e della malattia. E il crisma, che introduce i fedeli nella comunità cristiana, con il battesimo e la confermazione, e con cui sono consacrati sacerdoti e vescovi.