Assemblea diocesana di Ac: «Prendersi cura della città»

«Ho un popolo numeroso in questa città»: è il titolo dell’assemblea dell’Azione cattolica diocesana di Porto Santa Rufina che si svolgerà il 13 ottobre dalle 9.30 alle 16 al Centro pastorale diocesano in via della Storta 783. Sono le parole prese “in prestito”, dagli Atti degli Apostoli (l’invito del Signore rivolto a Paolo a continuare con coraggio la sua missione), dall’Azione cattolica nazionale per orientare il suo percorso associativo per gli anni 2020–2023. E vuol significare proprio due cose precise: c’è una città da amare (che Dio ama e difende) e di cui prendersi cura. E c’è un popolo (una comunità vasta di donne e uomini) che s’impegna a metterci cuore e braccia. Nonostante le lamentele e le troppe parole di critica e di amarezza che spesso si sentono ripetere in modo a volte anche stucchevole…

E invece Dio ci invita ad andare avanti, a non perderci d’animo, ad assumere uno stile fatto d’impegno e di amorevole cura. Stile che vuole far suo la Ac diocesana che lancia il proprio percorso associativo domenica. Un percorso chiaro: partire insieme, per continuare poi nelle parrocchie (anche utilizzando il documento preparato per i lavori dal Centro nazionale), e ritornare a vedersi in una nuova assemblea diocesana in una domenica di fine gennaio 2020. «Il motivo e i temi dell’Assemblea vogliono essere una promozione dell’Ac in diocesi mediante l’esperienza concreta di partecipazione alla sinodalità, componente principale dell’identità associativa», sottolinea l’incaricato diocesano al coordinamento Stefano Pedone.

E per questo, dopo aver “Ascoltato” due relazioni di base, si proseguirà con la “Condivisione” e le “Risposte” da dare (in un ideale acronimo Acr, l’Azione cattolica dei ragazzi che quest’anno festeggia il suo 50mo anno di vita). “Ascolto”: delle parole della giornalista di Rainwes24 Vania De Luca, presidente Ucsi (Unione cattolica stampa italiana), sul pensiero di popolo e di città secondo papa Francesco; e del sociologo Maurizio Fiasco su quali possono essere i rischi, gli incidenti, gli ostacoli, ma soprattutto le opportunità e le risorse per costruire delle vere comunità nelle nostre città, piccole o grandi che siano. Poi la “Condivisione”: dell’Eucaristia prima e del pranzo poi, perché ogni fraternità vera che abbia l’ambizione di essere solida e durare non può che nascere da questi due momenti intensi di vita comunitaria.

Infine le “Risposte”: ossia, bene, abbiamo imparato e condiviso, ma ora cosa facciamo? Con quali obiettivi e risorse? Un cammino che si costruisce insieme, settore per settore, attraverso le parole giuste e (anche queste) condivise, a piccoli passi, secondo le possibilità di ciascuno e tenendo conto anche delle esigenze dei territori (parrocchie e cittadine) nelle quali si spendono nella concretezza quotidiana le nostre esigenze. «In questa nostra fase embrionale – afferma Pedone –, non matura nella forma ma viva nella sostanza, vogliamo fin da subito accogliere i temi di riflessione del prossimo anno e contribuire nella nostra piccola misura alla redazione dei nuovi obiettivi triennali mediante anche il meccanismo democratico che vivremo nella prossima assemblea elettiva».

Per questo l’invito per il 13 ottobre è rivolto a tutti:
anche e soprattutto a chi, pur non conoscendo bene l’associazione, vuole dare un orizzonte nuovo e partecipato alla propria vita di fede.

Vittorio Sammarco, equipé Azione cattolica Porto-Santa Rufina