Cinquant’anni con la Madonna di Fatima

 

L’immagine della Madonna di Fatima segna la storia della parrocchia omonima a Massimilla, che sabato scorso ha ricordato il cinquantesimo della sua fondazione con una statua della Vergine benedetta dal vescovo Reali. Il presule ha ringraziato il parroco don Sunny Varughese per la bella accoglienza, indicando nella grande presenza dei fedeli la testimonianza tangibile del cammino fatto dalla parrocchia fino ad ora, e di quello da continuare a portare avanti.

Un’altra statua di Maria aveva ispirato la nascita di questa comunità alla fine degli anni Settanta. Era quella data da Paolo VI a monsignor Albino Casati, lo storico parroco del quartiere. Il pontefice offrì quell’immagine, ricevuta in occasione di una sua visita nel santuario mariano in Portogallo, con la richiesta che fosse costruita una nuova parrocchia dedicata alla Madonna di Fatima, che coprisse la nascente zona Massimina.

Il quartiere allora era ben diverso da quello di oggi.

Rispetto ad altre periferie di Roma, quasi tutta quella dell’area nord ovest ha vissuto una grande espansione edilizia durante la seconda metà del Novecento. In mezzo secolo Massimina è diventata una zona densamente popolata e attorno alle parrocchie che sorgevano accanto alle nuove case la gente ha saputo costruire relazioni di amicizia e fare comunità.

Don Albino è stato testimone e protagonista di questa storia. Domenica scorsa è stato invitato da don Sunny a presiedere la Messa in onore della Madonna di Fatima. Hanno concelebrato diversi sacerdoti delle parrocchie limitrofe assieme al vicario foraneo, don Cristoforo Dudala. Durante l’omelia il sacerdote ha raccomandato come ha sempre fatto durante gli anni di essere fedeli alla Messa domenicale, perché la parrocchia è viva e fedele quando è fondata su questo incontro settimanale con il Signore.