«Custodire la realtà che ci è affidata»

Il 16 settembre l’Azione cattolica (Ac) di Porto– Santa Rufina si è ritrovata al Centro pastorale de La Storta per un confronto sul percorso formativo 2017– 2018. Diverse le parrocchie presenti con catechisti, educatori e sacerdoti. Nella parte introduttiva l’équipe ha presentato il tema annuale, il brano evangelico e le guide proposte da Ac.

Il brano biblico che guiderà il nuovo anno associativo è quello della vedova al tempio. «Ella dona al tempio “tutto quanto aveva per vivere” (è lo slogan associativo dell’anno, ndr) – ha spiegato l’assistente diocesano don Giovanni Soccorsi – ben sapendo che quel tesoro non sempre veniva utilizzato secondo giustizia dai farisei e dai sacerdoti. Quel tempio che allora era il centro di tutta la comunità, il luogo nevralgico della vita comunitaria, oggi potremmo pensarlo come la piazza dove si affaccia la parrocchia, il comune, il mercato. L’invito che ci viene fatto allora è quello di donare tutto ciò che possiamo per la nostra comunità, sia civile che ecclesiale».

Gli orientamenti triennali 2017–2020 dell’Aci, ha spiegato Stefano Pedone dell’équipe, «guideranno la stesura dei cammini formativi attraverso tre verbi: custodire, generare e abitare, verbi che richiamano l’incarnazione e l’itinerario in uscita verso il cuore dell’uomo. In quest’anno «saremo chiamati a custodire la realtà che ci è affidata, a partire dalle nostre comunità parrocchiali», ripercorrendo i centocinquant’anni di storia dell’Ac per riscoprire la nostra vocazione originaria. Ma «custodire significa anche vivere il sacrificio e la condivisione per la nostra casa comune, la Chiesa e il mondo». Nella seconda parte ci sono stati poi gruppi di approfondimento nei tre settori: ragazzi (Acr), giovanissimi/giovani, adulti.

Il lavoro dell’équipe prosegue ormai da oltre due anni con passione e dedizione. Tanti passi avanti sono stati fatti. L’Acr è ormai una realtà ben avviata che ha dato rinnovata carica al catechismo e agli oratori. Lo scorso anno diverse iniziative hanno riguardato i gruppi giovanissimi a livello diocesano, come il campo estivo con oltre 40 giovani tra i 14 e i 18 anni. Timidamente iniziano a formarsi anche gruppi di adulti che stanno iniziando a camminare insieme. La proposta di Azione cattolica continua su tutti i fronti, affinché presto anche Porto– Santa Rufina riprenda il suo posto ufficiale negli annali dell’Associazione nazionale.

Elisabetta Marini

29/09/2017